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domenica 20 luglio 2008

SEZIONE ROSETI: ROSA CENTIFOLIA

ROSA CENTIFOLIA

ORIGINE: PAESI BASSI, 1596
DIMENSIONE DEL FIORE: 9 cm
PROFUMO: INTENSO E DOLCE
FIORITURA: UNICA, PIUTTOSTO TARDIVA
ALTEZZA E LARGHEZZA: 1,50 m / 1,50 m
RUSTICITA': Z - 4

Nessuno conosce l'origine della vecchia "rosa cavolo centifolia". La versione più plausibile è che sia nata come ibrido fra una rosa gallica e una rosa damascena alla fine del XVI sec, sicuramente il Olanda.
I botanici del XVIII sec la ritennero una specie e la considerarono la specie "tipo" del genere rosa. "Centifolia" deve il suo nome ai suoi numerosi petali; i critici sostengono che si dovrebbe chiamare "Centipetala" = 100 petali. Ad ogni modo i suoi petali (realmente 100) quelli più esterni formano un riflesso intenso e al centro un rosa puro. I fiori si presentano singoli o mazzetto di 7 o più petali. La pianta è molto spinosa, sepali molto fogliosi, di colore verde che ricadono elegantemente. E' vigorosa e rigogliosa, facile da radicare per talea e forma un bel cespuglio. Questa rosa si differenzia unicamente per il fogliame: le foglie sono molto grandi crespe e crestate. La parte fra le venature della foglia sembra stoffa e quando sono giovani è spesso di colore rosso bruno. Le mutazioni più interessanti sono la prima rosa muscosa "Common Moss" e la "muscosa alata". Tutte le centifolia hanno ghiandole aromatiche su sepali, peduncoli e calici.
Tutte le Centifolia e le loro mutazioni sono poco fertili e raramente producono semi. producono tuttavia una piccola quantità di polline in grado di sopravvivere con il quale si sono riprodotte, all'inizio del XIX secolo, alcuni ibridi di centifolia. I goderi delle Centifolia sono quelle di enormi fiori dalla forma di cavoli, dal superbo profumo con alle spalle un interessante pezzo di storia dell'orticolura.

Ecco le specie della famiglia centifolia:

"COMMON MOSS" >>> http://www.marysplantfarm.com/_photos/rose/moss%20rose.jpg

"UNIQUE" >>> http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/99/Rosa_'Unique_Panachee'.jpg/800px-Rosa_'Unique_Panachee'.jpg

"BULLATA" >>> http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7f/Rosa_'Bullata'.jpg

"SPONG" >>> http://farm2.static.flickr.com/1302/866634874_745149bbd2.jpg?v=0

"CRISTATA" >>> http://www.bakgrunder.com/pub/rosa/bild/rosa-centifolia-cristata.jpg

"SHAILER'S WHITE MOSS" >>> http://www.gartenfreunde.ch/img/portrait/rosa_centifolia_muscosa/Shailers-White-Moss_gr.jpg

"UNIQUE PANACHE'E" >>> http://www.annuaire-fleuristes.com/img/articles/oeillet.jpg

RIVENDITORI ON-LINE DI ROSE CONSIGLIATI (E APPROVATI)*:

NINO SANREMO
>>> http://www.ninosanremo.com/index.php <<<

ROSE.IT
>>> http://www.rose.it/ <<<

* = GLI INDIRIZZI WEB CITATI SONO SICURI E QUALITATIVAMENTE QUALIFICATI, NON FACCIO PUBBLICITA' MA CONSIGLIO SITI DOVE SONO STATI APPROVATI DAL SOTTOSCRITTO.

>>> QUALI SONO DI QUESTA FAMIGLIA E ROSE CHE VI PIACCIONO DI PIU'? COMMENTALE NEL NUOVO FORUM! <<<

giovedì 3 luglio 2008

SEZIONE FRUTTI: ANGURIA O COCOMERO

ANGURIA O COCOMERO
Ccucurbitacee-Cucurbita

VARIETA': ricordiamo la Crimson sweet medioprecoce con frutti di grossezza media, la Sugar baby ibrida F1, precoce, la Charleston gray 133 a frutto oblungo, tardiva, la Blue Belle Ibrido F1 rotonda, molto produttiva, l'Iimperial Ibrido F1 rotonda, precoce, la Florida Giant, La Blue Ribbon, la Ashai Miyako Ibrido F1 precoce con frutto rotondo.Le varietà più coltivate sono: il cocomero di Pistoia e di Faenza, l'ibrido Baby Funn grandi e quest'ultimo resistente alle malattie, Black Diamond, Il Klondike Blue Ribbon a frutto oblungo grande, la sugar Baby medio, ottime sono la quarantina e la Cinquantina dal tempo necessario a maturare.
CLIMA: predilige il clima temperato-caldo, per dare buoni risultati, vuole calore, luce e acqua in abbondanza.
TERRENO: il terreno deve essere di medio impasto, sciolto, ricco di sostanza organica, profondo e permeabile con reazione da 5,5 a 7.
PROPAGAZIONE: Si effettua direttamente a dimora nell'orto all'inizio primavera al sud e in aprile-maggio al nord. I semi, in numero di 2 o 3, vengono posti in buchette distanziate 1-1,5 m tra loro sulla fila e 2-2,3 m tra le file, alla profondità di circa 3-4 cm.La semina per la produzione normale avviene in aprile, in buche distanti fra loro un metro e mezzo in ogni senso e profonde una cinquantina di centimetri. Poiché il raccolto inizia in luglio si può sfruttare lo spazio fra una pianta e l'altra con un ortaggio in consociazione di assai rapido sviluppo, che possa concludere il suo ciclo prima che i cocomeri siano sviluppati al massimo. Alla semina si fanno cadere cinque o sei semi in ogni buchetta, per lasciare poi solo le due piante che si presentano più robuste. Si può seminare il cocomero anche in epoche diverse, in vasetti pieni di terriccio in colture protette per trapiantare poi a dimora, in file all'aperto o in tunnel per una coltura forzata.
CONCIMAZIONE & CURE: si interrano 4 q/100mq di letame o composto maturi. Prima della preparazione del letto di semina, si effettua una concimazione fosfo-potassica.Le cure colturali prevedono il diradamento col quale si lasciano due piantine per ogni buchetta, la cimatura, ovvero la troncatura del tralcio primario dopo la quarta foglia, per stimolare la crescita di altri tralci che andranno ugualmente cimati, scerbature e zappature per arieggiare il terreno e tenerlo pulito dalle infestanti; un paio di interventi idrici a richiesta delle condizioni climatiche , da non effettuarsi, comunque, alla maturazione e raccolta frutti; si fanno scacchiature per eliminare germogli secondari inutili. I frutti vengono isolati dal terreno con fogli di plastica (o assicelle di legno se si tratta di poche piante) per ripararli da umidità e parassiti.Durante il ciclo vegetativo si mantiene il terreno con sarchiature e zappettature: le annaffiature si rallentano e, se possibile, si sospendono man mano si avvicina la completa maturazione. Il cocomero può essere raccolto quando si stacca il viticcio del peduncolo o appare completamente disseccato. Aiutare lo sviluppo delle piante con la somministrazione di un concime complesso come l'8-24-24 in forma granulare. Procede a scalare durante l'estate. Solo l'esperienza ci permette di staccare il frutto a maturazione ideale. Indicativamente il viticcio del peduncolo deve presentarsi secco e sulla scorza del frutto si deve evidenziare la tipica pruina.
MALATTIE: Tra le crittogame segnaliamo la peronospora che pur causando danni gravi ha manifestazioni sporadiche, l'oidio, la cladosporiosi, la tracheofusarosi e il marciume radicale, la peronospora. Tra i parassiti animali portano attacchi gli afidi, il grillotalpa, il maggiolino, le nottue, i nematodi, gli acari.
ESIGENZE NUTRITIVE: abbondanti letamazioni anticipate, o terricciato, misto a pollina, in presemina, unitamente a concimi ternari a elevato titolo di potassio e fosforo; nitrato potassico in copertura.
IRRIGAZIONI: l'anguria riesce molto bene in esposizioni caldissime, purché le venga assicurato un abbondante rifornimento idrico; in periodi siccitosi si usa la sommersione notturna del campo. Rispetto alle elevatissime necessità di acqua, l'anguria è dotata di un apparato radicale poco profondo; le varietà d'importazione tuttavia hanno radici più sviluppate in profondità e quindi sono meno esigenti.

> DA SAPERE SULL'ANGURIA <
Per l'elevata percentuale d'acqua, l'anguria è un alimento scarsamente nutritivo, ma sufficientemente energetico per il buon contenuto in zuccheri assimilabili.Si ritiene in genere che sia un frutto piuttosto indigesto, ma ciò può attribuirsi appunto al notevole contenuto idrico, che diluisce fortemente i succhi gastrici, e all'abitudine a consumarla molto fredda, quando si è accaldati, con effetto tipico delle bibite ghiacciate.
L'anguria è un alimento voluminoso, che soddisfa il senso di sazietà abbastanza a lungo e per questa prerogativa viene consigliata nelle diete dimagranti, in sostituzione di qualche pasto.La sua polpa deliquescente, croccante, particolarmente dissetante, si presta alla preparazione di frullati privi di zucchero, molto utili anche per gli effetti diuretici, lassativi e disintossicanti.Con l'anguria sì può fare una periodica cura, analoga alla ben nota "cura dell'uva"La polpa deve essere perfettamente matura, cioè uniformemente rossa; le parti bianche, soprattutto in prossimità della buccia, vanno scartate.
TXT: GIARDINAGGIO.IT
>>> LE RICETTE <<<
CARPACCIO DI ANGURIA
ricetta min per 4 persone, 1/2 anguria, 1 ananas, 1 banana, 50 g di zucchero, 1 limone, 1/2 bicchiere di rum bianco, 1 stecca di vaniglia, pepe in polvere del tipo garofanato (facoltativo).
Sbucciate l'ananas e dividetelo in quattro spicchi. Eliminate il torsolo interno e riducete la polpa a pezzetti. Sbucciate la banana e fatela a fette e spruzzatevi sopra il succo di mezzo limone.
In una padella mettete lo zucchero, il succo del mezzo limone rimasto, la stecca di vaniglia e portate a bollore, dopo di ché unite l'ananas e la banana e fate cuocere a fiamma alta fino a quando la frutta non inizia a caramellare. A questo punto versate il rum, fate fiammeggiare e spegnere la fiamma. Togliete dal fuoco e lasciate intiepidire.
Prendete l'anguria e fatene quattro spicchi, eliminate la buccia ed i semi e tagliate ogni spicchio a fettine sottili 1 cm circa ciascuna. Ponete le fettine su 4 differenti piattini, aggiungete sopra ogni fetta di anguria un po' della frutta caramellata, spolverizzate con un pizzico di pepe garofanato e servite.

VINO CONSIGLIATO: Moscato d'Asti, del Piemonte, che va bevuto giovane, entro un anno dalla vendemmia.Il Moscato è vino vivace, con netto sentore di muschio e frutta. Il suo sapore dolce e aromatico è una conferma del profumo. Il Moscato va servito fresco, ma non ghiacciato, ad una temperatura quindi di 8-10° C.
APPROVATA: +++
TXT RICETTA: ITALIADONNA.IT
GRANITA ALL'ANGURIA
Ricetta per circa 4 persone (a seconda della capienza del bicchiere o coppetta) 1 anguria 250 gr di zucchero, 250 ml di acqua, succo di mezzo limone.
Fate sciogliere, a fuoco lento, lo zucchero con l’acqua, in modo da ottenere uno sciroppo. Fate raffreddare lo sciroppo e frullatelo insieme alla polpa dell’anguria, aggiungendo il succo di limone. Versate il tutto in un recipiente rettangolare dai bordi bassi (tipo vaschette per fare il ghiaccio) e mettete nel freezer per circa 2 ore mescolando ogni mezz'ora con l'aiuto di una spatola di legno in modo da frantumare la granita. Se preferite è possibile in questa fase unire del cioccolato amaro o dei chicchi di caffè. Servite poi in coppe ghiacciate.
APPROVATA: ++++
TXT RICETTA: MINIANGURIE.COM
GELATO ALL'ANGURIA CON YOGURT
Ricetta per 4 persone, due vasetti di yogurt bianco (p.e. Muller), 350g. anguria a pezzi, 120g.

zucchero, gocce di cioccolato. Surgelate i vasetti di yogurt (mettere lo yogurt nelle vaschette per fare il ghiacco a cubetti) e i pezzi di anguria mettendoli in freezer e tirarli fuori una decina di minuti prima della preparazione. Fare lo zucchero a velo: vel. 9 per 20". Aggiungere i pezzi di yogurt e di anguria: vel. 7 per 20" e poi a vel. 4 per altri 20" spatolando. Dopo aver mantecato, aggiungere le gocce di cioccolato.
APPROVATA: +++
TXT: BIMBYCUCINA.BLOG.DADA.NET

lunedì 16 giugno 2008

SEZIONE FRUTTETO: CILIEGIO

CILIEGIO
Prunus avium - Rosaceae

DESCRIZIONE: Pianta di origini asiatiche, diffusa in Europa fin dai tempi antichi, Il Ciliegio si può dividere essenzialmente in due specie diverse: il Ciliegio a frutto dolce e il Ciliegio a frutto acido. Il Ciliegio dolce a sua volta si distingue in due categorie: le duracine e le tenerine. Le duracine, dette anche duroni, sono piante di notevole sviluppo che possono raggiungere anche i 20 m d'altezza, mentre le tenerine sono piante di dimensioni più ridotte e con una crescita più lenta. Hanno entrambe foglie grandi e ovali, i fiori sono generalmente bianchi. Nelle duracine, i frutti hanno la polpa dura e croccante che può essere, secondo la varietà, bianca, rossa o nerastra. Le tenerine invece hanno la polpa molle e molto succosa solitamente rossa o nera. Il Ciliegio acido si distingue anche per altri caratteri in tre diverse categorie: le amarene, le visciole e le marasche. Le amarene sono piante di scarso sviluppo con rami pendenti e foglie piccole, i frutti sono di color rosso intenso con polpa e succo sono invece chiari. Le amarene sono usate per la produzione di succhi e sciroppi. Le visciole hanno i rami dritti con foglie molto grandi, i frutti sono di color rosso brillante come la polpa e il succo, hanno sapore dolciastro perciò sono utilizzate anche per il consumo fresco e per produrre marmellate. Infine le marasche che sono piante di taglia piccola come anche le foglie e i frutti, i quali sono usati dall'industria per la produzione di liquori.
INNESTI & PORTAINNESTI: Il portainnesti più usato dai vivaisti è il franco, che da un notevole sviluppo alla pianta ed entra in produzioni dopo 6-8 anni. Il franco preferisce terreni sciolti, molto profondi e drenanti. Un'altro portainnesti è il malebbo (prunus mahaleb), che da un ridotto sviluppo alla pianta e si adatta molto ai terreni più poveri, secchi e sassosi molto frequenti nelle zone collinari. Il malebbo rende la pianta meno longeva, ma anticipa la messa a frutto e ne esalta le qualità organolettiche.
IMPOLLINAMENTO: Moltissime varietà di Ciliegio dolce sono autoincompatibili, perciò è spesso necessario piantare almeno due o tre piante vicine di varietà diverse. Nel caso in cui non ci sia spazio per più piante, per favorire l'impollinazione è possibile sistemare vicino all'albero, durante la fioritura, un ramo tagliato purché; anch'esso fiorito, di una varietà diversa.
CONCIMAZIONE: Come per moltissime altre piante, anche per il Ciliegio si consiglia di usare concimi organici, come il letame o lo stallatico. Per avere abbondanti produzioni di ciliegie si può concimare con abbondanti dosi di azoto (esclusi i periodi di siccità) e con dosi leggermente inferiori di fosforo e potassio.
MALATTIE: Oltre alla possibile presenza di cocciniglie e di afidi, si segnalano casi di "mosca delle ciliegie" che depone le uova nei frutti; le larve si ciberanno della polpa succosa una volta schiuse le uova. Altri patogeni di origine fungina sono il corineo che produce delle macchie sulla foglia che necrotizza i tessuti lasciandole bucherellate, la ruggine che colpisce la pagina inferiore della foglia arrossendola e portandola rapidamente alla caduta e infine la ticchiolatura che può danneggiare foglie fiori e frutti.


>>> LA RICETTA <<<
SORBETTO ALLE CILIEGE
Ricetta per 1 persona, preparazione 10 min. c.ca (+ riposo 3 ore)
ciliegie 500 g; 1 albume; 2 bicchieri di spumante (200 ml).

Preparare le ciliegie: Lavate le ciliegie. Togliete il picciolo alle ciliegie e tagliate ogni ciliegia a pezzetti, togliendo il nocciolo. Mettetele nel frullatore e riducetele in purea. Aggiungete lo spumante e mescolate bene con un cucchiaio di legno.

Incorporare l'albume: Mettete il composto di ciliegie e spumante in freezer 2 ore, mescolandolo ogni tanto con un cucchiaio di legno. Il composto deve gelare senza diventare completamente duro. Togliete dal frigorifero il composto e lavoratelo con un cucchiaio (5 minuti) o con la frusta elettrica (2 minuti). Deve ammorbidirsi, ma non diventare liquido. Sbattete l'albume a neve fermissima con la frusta a mano (10 minuti) o elettrica (5 minuti). Incorporate l'albume al composto di ciliegie e mettete in freezer ancora 1 ora. Servite.

APPROVATA: ++++

immagine di repertorio, pertanto alla fine il sorbetto assumerà questa forma densa e corposa>

TESTO RICETTA: LYCOS.IT

SEZIONE PARASSITI E MALATTIE: MALBIANCO O OIDIO

IL MALBIANCO (OIDIO)

Come tutte le malattie crittogame, dette anche comunemente fungine, l'oidio (conosciuto più comunemente come mal bianco, nebbia o manna) si sviluppa soprattutto in presenza di condizioni climatiche umide, mediamente calde e in caso di scarsa aerazione.
Si tratta di una malattia molto diffusa nelle zone settentrionali, che si manifesta con una infiorescenza del micelio (fungo), riscontrabile come pulviscolo biancastro con parziale decolorazione della foglia. In corrispondenza di queste zone la foglia prima ingiallisce, poi si necrotizza (diventa secca); talvolta l'oidio si può manifestare con piccole perforazioni circolari della pagina fogliare. Questo parassita si sviluppa in condizioni calde ed umide, con temperature superiori ai 6-8°C, ma inferiori ai 30°C, quindi in primavera e in autunno.
Il mal bianco colpisce molte piante assai diverse tra loro: ne sono affette infatti le querce, le rose, la vite, il melo, il pesco e molte altre. I danni arrecati possono consistere in un rallentamento della crescita o nella perdita del raccolto (es. nella vite).
Un buon rimedio preventivo può essere quello di posizionare la pianta colpita in una zona ben ventilata o praticare potature atte a ben illuminare ed aerare ogni aprte della chioma. Qualora ciò non fosse possibile si consiglia in primo luogo di evitare annaffiature nelle ore serali nei periodi con temperature medie. Si ricorre poi solitamente all'utilizzo ripetuto di prodotti antioidici come zolfo, dinocap, derivati benzimidazolici, pirimidinici, triazolici; nel caso di utilizzo di fungicidi si consiglia di praticare 2-3 interventi all'anno, ulteriori interventi con lo stesso principio attivo potrebbero causare fenomeni di resistenza al prodotto.In agricoltura biologica si può utilizzare lo zolfo come prevenzione, oppure si utilizza un antagonista dell'oidio, l'ampelomyces quisqualis, che sembra dare ottimi risultati.
TESTO: GIARDINAGGIO.IT

mercoledì 14 maggio 2008

SEZIONE FIORI: AZALEA -Ericaceae-

GENERALITA': l'azalea non costituisce un genere a sé ma rientra nel genere dei rhododendron. Tale genere si divide in due gruppi: i rododendri, grandi arbusti sempreverdi o decidui, e le azalee, arbusti nani sempreverdi, a foglie verdi, oppure piccoli e decidui. Fino a pochi anni fa si credeva erroneamente che fossero due specie distinte, ma in realtà sia azalee che rododendri fanno parte di un unico genere, quello dei Rhododendron appunto, che a sua volta fa parte della famiglia delle ericacee. Hanno taglia media, raggiungono i 40-90 cm di altezza; i sottili fusti, semilegnosi, sono densamente ramificati, e danno origine ad arbusti tondeggianti o allungati; le foglie sono ovali, di colore verde scuro, ruvide e leggermente cuoiose; in primavera, prima che spuntino le foglie, producono numerosi fiori a trombetta, riuniti in mazzetti, all'apice dei rami, di colore rosato, rosso o bianco; esistono numerosissime cultivar ed ibridi, e negli ultimi anni sul mercato sono presenti anche azalee di colore lilla o azzurrato. Le varietà sempreverdi temono leggermente il freddo, si coltivano quindi come piante da appartamento; le varietà a foglia caduca o semisempreverdi si coltivano invece in giardino.
TERRENO: Il substrato è sicuramente l'elemento che riveste maggiore importanza per coltivare con successo queste piante. Le ericacee hanno infatti bisogno di terreno tendenzialmente acido, con un ph ottimale che si aggira intorno al 5/5,5. Un ph troppo elevato inibisce l'assorbimento delle sostanze nutritive ed è la causa più frequente della clorosi, che si manifesta con l'ingiallimento delle foglie. Queste piante necessitano di un terreno abbastanza ricco di sostanze organiche, ben drenato e senza ristagni idrici, e non devono essere piantate troppo in profondità, dato che hanno l'apparato radicale molto superficiale. Possono essere coltivate anche in vaso, ricordandosi della maggiore richiesta di annaffiature delle piante in vaso rispetto a quelle poste in piena terra.
ESPOSIZIONE: nelle zone con clima tendenzialmente mite le azalee si pongono a dimora in luogo soleggiato; nelle zone con estati calde è invece consigliabile posizionare le azalee in luogo semiombreggiato o ombreggiato. Le varietà da giardino non temono il freddo, anche in caso di temperature molto rigide.
ANNAFFIATURE: da marzo ad ottobre annaffiare con regolarità, evitando però di inzuppare il terreno; durante i mesi invernali annaffiare con parsimonia, solo in caso di prolungati periodi di siccità; le azalee sempreverdi necessitano di essere annaffiate per tutto l'arco dell'anno, mantenendo il terreno leggermente umido. Per una sana e regolare crescita della pianta è molto importante la concimazione. Dopo l'avvenuto attecchimento della pianta si dovrà concimare periodicamente con prodotti specifici per piante acidofile; l'ingiallimento delle foglie, dovuto a clorosi, si ostacola fornendo periodicamente un ammendante a base di chelati di ferro.
PER AVERE UNA "SPECIALE" AZALEA: se volete far invidia al vicino di casa vi diamo dei
piccoli consigli. Togliete sempre i fiori alla fine della fioritura asportando con cura anche il peduncolo fiorale: questo eviterà che la pianta spenda energie per la generazioni di semi. Concimate almeno due volte al mese con sequestrene di ferro: quest'ultimo aiuterà l'assorbimento delle sostanze nutritive con un evidente rinverdimento delle foglie. Ricordate infine che queste piante soffrono particolarmente le irrigazioni durante le ore più calde della giornata, per cui è bene bagnarle nelle prime ore del mattino o di notte.


TESTO: GIARDINAGGIO.IT
FOTO (AZALEA BIANCA, ROSSA, GIALLA): ANTONELLA R.

sabato 10 maggio 2008

SEZIONE PARASSITI E MALATTIE: AFIDE

AFIDE

Detti anche pidocchi delle piante, questi insetti appartengono alla famiglia dei rincoti, e ne esistono di circa una ventina di specie, spesso distinguibili per il colore; il piccolo corpo, lungo 1-3 millimetri, è ovale, con corte zampe, esistono sia forme alate, che si possono spostare per decine di chilometri, sia forme senza ali. Hanno un apparato boccale pungente-succhiatore, attraverso il quale perforano la superficie di foglie, piccoli rami e germogli, per succhiare la linfa delle piante. In genere si sviluppano su gran parte delle piante coltivate, dalle orticole, alle piante ornamentali; molto diffusi sono gli afidi delle rose e gli afidi del tabacco.Gli afidi in genere si annidano nelle parti più tenere delle piante, ma esistono specie che preferiscono la pagina inferiore delle foglie ed anche fusti semilegnosi. Il danno causato alle piante è spesso ingente, poichè le colonie di afidi contano numerosissimi esemplari; in genere si hanno due o tre generazioni all'anno, prodotte da femmine non fecondate, per partenogenesi, che danno origine ad esemplari femminili; prima dell'inverno si ha una generazione di maschi, che si accoppiano con le femmine, le quali produrranno uova adatte a trascorrere l'intero inverno rintanate in luoghi riparati. Mentre succhiano la linfa questi insetti emettono un liquido zuccherino, detto melata, che cade su foglie e fusti, divenendo terreno di coltura di numerosi funghi, soprattutto di funghi di colore scuro detti fumaggini, che deturpano l'estetica delle piante, oltre a causare danni funzionali. La melata attira anche altri insetti, come api e formiche; con queste ultime spesso gli afidi vivono in una sorta di simbiosi, per cui le formiche proteggono gli afidi e li spostano su altre piante, utilizzando in cambio la melata, come se li "allevassero". Oltre a questi danni spesso gli afidi inoculano nelle piante, attraverso la saliva, virus di vario tipo, taluni dei quali possono causare danni molto gravi.Le infestazioni da afidi si combattono con insetticidi specifici o ad ampio spettro, generalmente si interviene quando l'infestazione è già manifesta; i principi attivi più utilizzati sono: Imidacloprid, Pirimicarb, Quinalphos, Fenitrothion, Malathion, Triclorfon, Diflubenzuron, Endosulfan. In agricoltura biologica si combattono molto efficacemente gli afidi introducendone i predatori naturali : coccinelle, soprattutto quelle della specie Adalia bipunctata, che si cibano di afidi adulti, o piccole vespe, della specie Chrysoperla carnea; questi imenotteri depongono le uova nelle larve e negli adulti di afide, di cui si cibano. Le specie più facilmente riscontrabili di Afide sono: Myzus persicae, Afide verde del pesco e del tabacco; Toxoptera aurantii, Afide nero dell'arancio; Brachycolus heraclei, Afide del sedano; Aphis fabae, Afide dei piselli; Macrosiphum rosae, afidi delle rose; Cinara cedri e Cedrobium laportei, riscontrabili sulle conifere del genere cedrus; Cinara cupressi, presente su varie specie di cipressi.
DA: GIARDINAGGIO.IT
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SEZIONE ORTAGGI: CERTIOLO

CETRIOLO
Cucumis sativus

VARIETA': le diverse varietà di cetriolo di distinguono per la forma, il colore e l'utilizzo. ne citiamo alcuni: BETH ALPHA IBRIDO F-1, MARKETER LONG, WISCONSIS S.M.R. 18, DI POZZUOLI e di TOLOSA.
CLIMA & TERRENO: Il cetriolo predilige climi temperato-caldi, preferisce un'umidità costante ma teme i ristagni d'acqua. Il terreno deve essere fertile, profondo e ben concimato.
AVVICENDAMENTO: la sua coltura non va ripetuta sullo stesso terreno prima che siano trascorsi 3-4 anni.
SEMINA: può avvenire in semenzaio a letto caldo da fine inverno a inizio primavera per poi trapiantarle a un mese di vita; ponendo direttamente i semi nell'orto in estate ponendoli a una distanza di 1,3 m dalle file e 50-70 cm sulla fila. Il seme si interra alla profondità di 1,5/2 cm.
CONCIMAZIONI E CURE COLTURALI: q/100 mq di letame con una lavorazione di 30-35 cm.
le cure cultorali si basano sulle irrigazioni frequenti, delle quali una da effettuarsi appena trapiantato, senza causare situazioni di ristagno idrico. La cimatura sopra la quarta foglia, allorchè la pianta ha formato il quinto nodo, consente di evidenziare sull'ascella fogliare i getti laterali principali che recheranno i fiori femminili. Sostegni di plastica e bastoni all'altezza di 1,5 m facilitano i lavori colturali.
RACCOLTA: la raccolta si esegue nell'arco di 60 gg circa prima che i frutti abbiano raggiunto il massimo del loro sviluppo e presentino una colorazione verde lucente.
AVVERSITA': acari, maggiolino, grillotalpa, nottue, elateridi, ticchiolatura. La pernospora si diffonde in maniera rapida interessando tutte le piante. La lotta si basa sull'acquisto di varietà resistenti,sulla distribuzione di residui e piante infette, sull'arieggiamento, dei semenzai ed evitando di bagnare, quando si irriga, le foglie delle piante.


LA RICETTA:
CETRIOLI FARCITI CON FORMAGGIO CAPRINO E NOCCIOLE.
Ricetta per 2 persone, preparazione: 15 min c.ca
1/2 cetriolo • 10 nocciole • 1 cipolla piccola • 1 cucchiaio di erba cipollina • 75 g di formaggio caprino fresco • 1 pomodoro Per il condimento: • 1/2 cucchiaio di aceto • 1 cucchiaio di olio di noci • sale grosso • sale, pepe

Lava il cetriolo e tagliano a pezzettoni alti 4 cm. Svuotali e togli l'amaro con il sale grosso. Tosta le nocciole in forno per 1-3 minuti. Trita la cipolla el'erba cipollina. Taglia il pomodoroa a dadini. In una terrina schiaccia il formaggio caprino con la forchetta e mescola con la cipolla, l'erba cipollina e le noccioline spezzate grossolanamente. Farcisci i pezzettoni di cetriolo. Decora con qualche filo di erba cipollina, alcune nocciole e i dadi di pomodoro. Versa il condimento, metti in frigo per 10 minuti e servi.

APPROVATA: +++

(Foto: © C. Herlédan/circolo culinario del Cidil)

mercoledì 30 aprile 2008

SEZIONE LAVORI MENSILI: MAGGIO


>>> LUNA CRESCENTE <<<

NELL'ORTO

SEMINA : A DIMORA ALL'APERTO: cardo, basilico, bietola da orto, carota, fagiolo, fagiolino, prezzemolo zucchino; entro la prima metà del mese: anguria, cetriolo, cetriolino, melone, pomodoro, ravanello, rucola, zucca, insalata.
IN SEMENZAIO ALL'APERTO: cavolfiore precoce.
TRAPIANTO E PIANTAGIONE : all'aperto, (inizo mese) seminare in un vasetto: anguria, melone, cetriolo, cetriolino, zucca, zucchino, indivia riccia, melanzana, peperone, peperoncino, pomodoro, sedano, (da metà mese) cavolo cappuccio estivo-autunnale, lattuga, scarola.
IN GIARDINO
SEMINA : ALL'APERTO piante biennali (garofano, primula, malvarosa, non ti scordar di me, viola del pensiero, etc...)
IN PIENA TERRA: fiordaliso, papavero della California, ibris.
SEMINARE E METTERE A DIMORA: violacciocca.
TRAPIANTO E PIANTAGIONE : IN VASO IN PIENA TERRA: dalia e gerani
PIANTARE IN PIENA TERRA E SISTEMARE A DIMORA: piante annuali da fiore con fioritura estiva / pre-autunnale, piante erbacee annuale e perenni, in aiuole all'aperto (piantine annuali rustiche e semirustiche), tuberi di dalia e bulbose a fioritura estiva (dalia, canna d'India, giglio) fatte pre-germinare nel mese di aprile
RIPRODUZIONE : mettere a piena dimora le talee di crisantemo e dalia.

>>> LUNA CALANTE <<<

NELL'ORTO
SEMINA : IN SEMENZAIO ALL'APERTO: cavoli, sedano, indivia riccia, lattughe, porro, scarola.
A DIMORA ALL'APERTO: bietola da coste; (entro la prima metà del mese) lattuga e radicchio da taglio, spinacio estivo.
POTATURA : cimare le erbacee perenni per ottenere cespi più compatti, eseguire potature alla chioma degli arbusti che hanno avuto la fioritura nel mese di aprile (per ringiovanire e rinforzare la pianta), potare gli alberi e gli arbusti sfioriti,eliminare i boccioli delle rose in soprannumero etenere il terreno smosso sotto la chioma per eliminare le erbe spontanee, cimare lo stelo principale dei crisantemi per ottenere fiori.
LAVORI : porre tutte le piante acclimatate nel mese precedente all'aperto, porre i gerani in vaso all'aperto, tagliare l'erba del prato regolando un'altezza dalle lame al suolo di circa 3 cm (effetto prato all'inglese).

>>> RACCOLTA DEL MESE <<<
ORTO : asparago, bietola da coste, carota, cavolo cappuccio, cetriolo (solo in coltura protetta); (dalla seconda metà del mese) acetosa, agretto, cipolla bianca, erba cipollina, rucola, pisello, prezzemolo, spinacio. IN COLTURA PROTETTA: fagiolino, lattuga a cappuccio, melanzana, pomodoro, zucchino.

martedì 22 aprile 2008

SEZIONE FIORI: GAZANIA - Asteraceae

GENERALITA': genere che comprende alcune specie erbacee perenni originarie dell'Africa meridionale; nei nostri giardini in genere vengono coltivate come annuali. Le gazanie formano grandi rosette basali di foglie lucide, di colore verde scuro, arrotondate, glauche sulla pagina inferiore; alcune specie hanno foglie ricoperte da una leggera peluria; da primavera inoltrata fino ai primi freddi dal centro della rosetta di foglie si ergono numerosi fusti carnosi, alti 15-30 cm, che portano grandi fiori singoli, con diametro vicino ai dieci centimetri, simili a grandi margherite, di colore bianco, crema, giallo, rosso o rosa intenso, con centro giallo oro e caratteristiche zonature scure attorno al centro o lungo i petali. L'asportazione dei fiori appassiti prolunga la fioritura. Nelle giornate nuvolose e di notte i fiori si richiudono e talvolta le foglie si sollevano verso l'alto.
ESPOSIZIONE: le gazanie necessitano di molta luce per poter fiorire, quindi vanno poste in pieno sole o a mezz'ombra, posizioni eccessivamente ombreggiate possono causare piante quasi prive di fiori; temono il freddo e temperature al di sotto dello zero portano la pianta a morte certa, volendo è possibile farle svernare in serra fredda.
ANNAFFIATURE: annaffiare regolarmente, lasciando asciugare bene il terreno tra un'annaffiatura e l'altra; queste piante possono sopportare senza problemi periodi di siccità della durata di alcuni giorni. Da marzo a ottobre è bene fornire del concime per piante fiorite ogni 15-20 giorni, sciolto nell'acqua delle annaffiature.
TERRENO: porre a dimora le gazanie in terreno sabbioso, molto ben drenato, anche povero o con ciottoli, sono molto adatte ai giardini rocciosi; si sviluppano senza problemi in qualsiasi terreno, purché non sia eccessivamente pesante. Porre a dimora quando le temperature notturne sono superiori almeno ai 10°C.
Moltiplicazione: avviene per seme, a fine inverno, in letto caldo, si consiglia di tenere il semenzaio al buio poichè la luce rallenta la germinazione; a fine estate è possibile praticare talee di foglia, che vanno poi conservate in serra temperata, per essere poste a dimora la primavera successiva.
PARASSITI E MALATTIE: gli afidi e gli acari si annidano sui fiori e sulle foglie, rovinandoli vistosamente; condizioni di scarsa ventilazione ed eccessiva umidità possono favorire l'insorgenza dell'oidio o della muffa grigia.

DA: GIARDINAGGIO.IT

lunedì 21 aprile 2008

GLI AVVENIMENTI DI APRILE - MAGGIO

>>> MEDOLIVA, FIERA DELL'OLIO MEDITERRANEO >>> DAL 17AL 29 MAGGIO '08, AREZZO.

FIERA DELL'OLIVO MEDITERRANEO CHE SI TERRA' PRESSO IL CENTRO AFFARI.
DEGUSTAZIONI, ASSAGGI E PRESENTAZIONI SULLE NUOVE RICERCHE APPLICATE ALLA FIERA DELL'OLIO.


>>> XVIII° CONGRESSO MONDIALE DELLA LIMOUSINE >>> DAL 20 AL 28 MAGGIO '08, ROMA, VITERBO, FIRENZE, PIACENZA.

CONGRESSO DI ALEVVATORI DI RAZZE BOVINE CHAROLAISE E LIMOUSINE. NEL VIAGGIO E' PREVISTA UNA SOSTA AD ALCUNI ALLEVAMENTI NEL VITERBESE, NEL MUGELLO E NEL PIACENTINO (...) . E' NECESSARIA L'ISCRIZIONE.


INFO (PER PRENOTAZIONE) WEB. http://www.anacli.it/


>>> SOLAR EXPO >>> DAL 15 AL 17 MAGGIO '08, VERONA


MOSTRA E CONVEGNO INTERNAZIONALI SU ENERGIE RINNOVABILI E GENERAZIONE DISTRIBUITA.


>>> EXPOSUDMALPENSA >>> DAL 8 AL 11 MAGGIO '08, NAPOLI
FIERA FLORO VIVAISTICA, DELLE ATTREZZATURE E DELL'ARREDO PER TERRAZZI E GIARIDNI DOVE SI TERRA' PRESSO LA "MOSTRA DELL'OLTREMARE".
IN FIERA SARA' PRESENTE UN "SOS" GIARDINAGGIO, CURATI DAGLI ESPERTI DELL'ORTO BOTANICO DI NAPOLI CHE, SARA' A DISPOSIZIONE AI FAVORI DEI VISITATORI.

INFO TEL. 081.5108108, commerciale@promhotelitalia.it

>>> NUOVI OBBIETTIVI PER UN VINO DI QUALITA' >>> 5 MAGGIO '08, COLOMBARO DI CORTE FRANCA -BRESCIA-

PRESSO IL "RELAIS FRANCIACORTA A COLOMBARO" SI TERRA' IL SEMINARIO PER GLI OBBIETTIVI PER UN BUON VINO: STRATEGIE DI QUALITA', UTILIZZAZIONE BIO, RISPETTO DELLA NATURA E RICICLAGGIO.




>>> AGRICOLLINA >>> DAL 25 AL 27 APRILE '08, TERNI

SI SVOLGERA' LA 42° MOSTRA MERCATO DELLE MACCHINE AGRICOLE E ANIMALI DA CORTILE (...).

INFO TEL. 0744.94791 - 0744.9479212, http://www.montecastrillifiera.it/



>>> PRIMAVERA DEL PROSECCO DOC >>> 29 MARZO '08, TREVISO


PRIMAVERA DEL PORSECCO DOC E' UNA MANIFESTAZIONE CHE SI SVOLGERA' IN DIVERSE LOCALITA' DELL' ALTA MARCA TREVIGIANA CHE OFFRIRA' L'OCCASIONE DI ASSAGGIARE LE PRODUZIONI DI PROSECCO DOC.



>>> "ALCHIMIE" MERCATINO DELLE PULCI >>> 1 MAGGIO 2008, SAVIGLIANO (CN)


LE PIAZZE DEL CENTRO SARANNO INVASE DALLA MOSTRA PER LO SCAMBIO DI OGGETTI ANTICHI E USATI, NUMISMATICA E FILATELIA, FOTOGRAFIA, OGGETTI E MOLTO ALTRO ANCORA.


INFO TEL. 335 6176331, http://www.entemanifestazioni.com/



>>> PRIMAVERA ALLA LANDRIANA >>> DAL 25 AL 27 APRILE '08, TOR S. LORENZO , ARDEA (ROMA)
MOSTRA MERCATO DEL GIARDINAGGIO DI QUALITA' ( FIORI, PIANTE, ATREZZI,ETC ... )

>>> GREEN LIFE FATE E FOLLETTI >>> DAL 1 AL 4 MAGGIO 2008
MOSTRA MERCATO DEGLI ARTICOLI PER LA VITA ALL'ARIA APERTA CON UN'AREA DEDICATA AL "MONDO DEI BAMBINI".
INFO TEL. 039 6081532 http://www.landriana.com/


>>> FLORARTE >>> DAL 25 AL 27 APRILE '08, -VILLA CAVAZZA- SOLARA DI BOMPORTO (MO).
MOSTRA MERCATO DI FIORI, PIANTE RARE E INSOLITE, OGGETTI D'ARTE, IDEE PER IL GIARIDNO, GIOIELLI, DIPINTI, SCULTURE E ARREDI.
INFO TEL. 059 235559 FAX. 059 4397676, http://www.tuttintorno.org/



>>> MOSTRA-MERCATO "VANZO FLOREALE" >>> 24 - 25 MAGGIO 2008, -VILLA GIUSTINIANI- SAN PIETRO VIMINARIO (PD).
MOSTRA DI PIANTE, FIORI, COLORI & PROFUMI DI PRIMAVERA PER IL FASCINO E L'ARREDO DEI VOSTRI GIARDINI.

INFO TEL. 0039 0429 719202 FAX. 0039 0429 719164, http://www.villavanzo.com/


>>> VI° EDIZIONE "GIORNI DI ROSE" >>> 17 - 18 MAGGIO '08, CERVARESE S. CROCE (PD).

E'UN OCCASIONE PER AMMIRARE IL ROSETO, CON TUTTE LE NOVITA' TRA CUI IL GIARDINO DELLE ROSE GALLICA E IL TUNNEL DI ROSE SARMENTOSE CHE SONO NEL LORO PIENO SPLENDORE (...).

INFO TEL. 049 9910905, http://www.vivaiolacampanella.com/



>>>TRA PITTURA E BOTANICA>>> DAL 25 AL 27 APRILE '08, SOLARA DI BOMPORTO (MO).
PIANTE E FIORI INSOLITI, ARTIGIANATO ARTISTICO DI QUALITA', OPERE DI PITTURA E SCULTURA SONO IN PROGRAMMA A VILLA CAVAZZA. ESPOSIZIONE DI GIOIELLI A TEMA FLOREALE, GIOCATTO IN LEGNO DIPINTI A MANTO E MOLTO ALTRO ANCORA.

INFO TEL. 059 2355599, http://www.tuttintorno.org/



>>> UNA FESTA PER L'ORTO >>> DAL 24 AL 27 APRILE '08, -PARCO DELLE TERME- LEVICO (TN).

FESTA DEGLI ORTI CHE PREVEDE UN ALLESTIMENTO DI ORTI E GIARDINO, MOSTRA E MERCATO DI PIANTE (OVVIAMENTE ORTICOLE), LABORATORI PER GRANDI E PICCINI.

INFO TEL. 0461 706824, http://www.naturambiente.provincia.tn.it/




>>> CACCIA AL GIARDINO >>> DAL 27 APRILE A 4 MAGGIO '08, BUGGIANO CASTELLO (PT).
PICCOLI, GRAZIOSI GIARDINI NASCOSTI TRA LE ANTICHE CASE DEL PAESE. MUSICA CLASSICA DAL VIVO ACCOMPAGNATI DA ASSAGGI DI VINO E LIMONCELLO E DI DOLCI FATTI IN CASA.

INFO TEL. 347 0068341






PER ALTRE SEGNALAZIONI SRIVETEMI ALL'INDIRIZZO redazione.agroterra@yahoo.it

-MATT-